Astensione dalle udienze, manifestazione ed assemblea 27 febbraio 2020.

ASTENSIONE DALLE UDIENZE, MANIFESTAZIONE ED ASSEMBLEA 27 FEBBRAIO 2020

L’insostenibile situazione del Tribunale del Tribunale di Sorveglianza (ma non solo quella) costituisce il motivo principale della iniziativa del prossimo 27 febbraio, deliberata all’unanimità dal Consiglio Direttivo della Camera Penale.
Un vivo ringraziamento alle Camere Penali del Distretto che hanno prontamente aderito, deliberando anche loro l’astensione dalle udienze e la partecipazione alle nostre iniziative.

Di seguito la delibera.

Il Direttivo della Camera Penale di Roma, riunitosi presso la sede sociale il giorno 11 febbraio 2020,

preso atto
– delle numerose segnalazioni dei Colleghi del foro che evidenziano le gravissime e croniche disfunzioni del Tribunale di Sorveglianza di Roma;
– che, più in particolare, vengono segnalati tempi intollerabili di trattazione delle istanze di competenza monocratica, con la conseguente frustrazione delle legittime aspettative della popolazione carceraria, la quale, specie quando adesiva ai percorsi trattamentali e in possesso dei presupposti per la concessione dei benefici, vede allontanarsi, in maniera ingiustificata, la prospettiva del reinserimento faticosamente perseguito;
– che, inoltre, già dalle 8:00 del mattino, in maniera indecorosa per la funzione, gli avvocati – a prescindere dalle condizioni meteorologiche – sono costretti ad organizzare una fila fisica sulle scale esterne al gabbiotto della sede di via Triboniano, per trasferirsi all’interno alle ore 9:00 dopo l’apertura dell’ufficio, laddove due soli impiegati sono addetti a ricevere depositi, richieste copie e richiesta di informazione, con la conseguente formazione di file estenuanti;
– che, a fronte di questa situazione di oggettivo disagio, si verifica che, tra il personale amministrativo, alcuni, in maniera del tutto ingiustificabile, assumano atteggiamenti respingenti, fino addirittura ad impedire la visione dei fascicoli e la verifica dell’istruttoria da parte dei Difensori;

ritenuto
– che le dette disfunzioni sono solo in parte dovute alla pesante carenza di personale amministrativo in rapporto alla ampiezza del bacino di utenza che il Tribunale dovrebbe servire;
– che, per la restante parte invece, esse potrebbero essere, se non risolte, quanto meno assai mitigate mediante l’implementazione di semplici accorgimenti, quali, ad esempio, il ripristino della verifica dello stato dell’istruttoria dei fascicoli tramite terminali fruibili direttamente da avvocati e collaboratori di studio o il deposito delle istanze mediante l’uso della posta elettronica certificata;
– che a fronte di tale situazione il Direttivo e la Commissione carcere della Camera Penale, di concerto anche con ANF e COA, hanno tentato interlocuzioni con la Presidenza del Tribunale di Sorveglianza finalizzate ad individuare percorsi condivisi per mettere fine o, quanto meno, contenere una situazione divenuta ormai intollerabile;
– che, nonostante la concreta disponibilità manifestata dalla Presidenza, nulla è cambiato e la situazione permane di gravità inaudita;

rilevato inoltre
– che tale gravissima condizione si cala in un contesto di altrettanto grave sofferenza generale per tutte le cancellerie del Tribunale penale;
– che, come emerso anche dai dati declinati durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello di Roma, gli uffici amministrativi del foro capitolino soffrono un deficit di oltre 1/3 rispetto alla pianta organica prevista;
– che in questo contesto, con provvedimento prot. 523 int. del 6 febbraio 2020, la Presidenza del Tribunale ha ritenuto, tra gli altri provvedimenti, di ridurre l’orario di accesso alle cancellerie ed agli uffici di un’ora, indicando, con poche eccezioni, le ore 12:00 come orario di chiusura;
– che tale provvedimento appare del tutto incongruo rispetto al problema che mira a risolvere, producendo esclusivamente una riduzione di fruibilità dei servizi, senza un recupero effettivo in termini di produttività;

considerato
– che la descritta drammatica condizione del Tribunale di Sorveglianza si ripercuote inevitabilmente sulla popolazione carceraria, la quale, pur mostrandosi aderente alle offerte trattamentali, attende invano decisioni giurisdizionali che pervengono assai frequentemente fuori tempo massimo;
– che da ciò discende la vanificazione degli sforzi rieducativi posti in essere e, quindi, una sostanziale violazione della normativa in materia;
– che la chiusura anticipata di cancellerie ed uffici del Tribunale penale, per altro verso, arreca un ulteriore e intollerabile pregiudizio all’esercizio della funzione del difensore, già costretto ad operare in una condizione di grave disagio;
– che, a fronte di tutto ciò, la CPR ritiene di dover adottare ogni utile iniziativa tesa, da un lato, a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla effettiva gravità della situazione come descritta e, dall’altro, a stimolare gli organi competenti all’adozione di tutti i provvedimenti indifferibili che siano necessari a risolvere o contenere i i gravi problemi segnalati, all’uopo e al contempo manifestando disponibilità a offrire il proprio contributo nella gestione della crisi, a condizione che alle concertazioni seguano stavolta per davvero fatti concreti;

Tanto premesso, il Direttivo, esprimendo la propria protesta vibrata in relazione ai fatti e per le ragioni di cui sopra, dichiara lo stato di agitazione e, conseguentemente, delibera:

1. E’ indetta per il giorno 27 febbraio 2020 l’astensione da tutte le attività e le udienze penali del Foro di Roma, con le sole eccezioni previste dall’art. 4 del codice di autoregolamentazione approvato dall’OCF nella seduta del 14 gennaio 2017 ;
2. E’ indetta, per le ore 10:00 del 27 febbraio 2020, in concomitanza con la proclamata astensione, una manifestazione statica davanti all’ingresso principale del Tribunale, in via Golametto, alla quale si invitano a partecipare tutti i Colleghi del foro vestendo la Toga. La manifestazione proseguirà dalle ore 11:00 con le stesse modalità, davanti all’Aula del Tribunale di Sorveglianza, al primo piano della Palazzina B;
3. E’ convocata per le ore 12:00 l’ Assemblea dei Soci della Camera Penale, nell’aula che sarà tempestivamente comunicata, per discutere e deliberare sul seguente o.d.g.
1) Criticità del Tribunale di Sorveglianza e degli Uffici Giudiziari di Roma, in un clima di controriforme ove il difensore, identificato troppo spesso con il proprio assistito, é considerato ostacolo alla soddisfazione delle pretese punitive;
2) Varie ed eventuali.

Il Direttivo altresì invita tutte le Camere Penali del Distretto della Corte d’Appello di Roma, sollecitandole ad adottare iniziative analoghe, ad unirsi alla protesta ed a partecipare alla indetta assemblea.

Manda al Segretario per le comunicazioni di rito.

Il Presidente e il Consiglio Direttivo della Camera Penale di Roma

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